Corte Suprema di Cassazione - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

La Corte Suprema di Cassazione è la corte suprema dell'ordinamento giudiziario italiano, situata all'Indirizzo: Piazza Cavour, 00193 Roma RM, Italia. Questa prestigiosa istituzione giudiziaria può essere raggiunta al Telefono: 0668831.

La Corte Suprema di Cassazione è la massima espressione della giustizia in Italia e attira turisti e studiosi del diritto da tutto il mondo. Per questo motivo, è anche considerata un'attrazione turistica.

Situata nel cuore di Roma, la Corte Suprema di Cassazione è facilmente raggiungibile e offre servizi per le persone a mobilità ridotta, con un ingresso accessibile in sedia a rotelle e un parcheggio accessibile in sedia a rotelle.

La Corte Suprema di Cassazione è specializzata in numerose aree del diritto, tra cui il diritto civile, penale, amministrativo e tributario. La corte è composta da diverse sezioni e camere, ognuna dedicata a una specifica area del diritto.

Il sito web della Corte Suprema di Cassazione, cortedicassazione.it, è una fonte preziosa di informazioni sulla corte e sul suo funzionamento. Il sito fornisce dettagli sui procedimenti giudiziari, le normative, le decisioni della corte e le pubblicazioni ufficiali.

La Corte Suprema di Cassazione ha anche un canale YouTube ufficiale, dove è possibile guardare le registrazioni delle udienze e le testimonianze dei giudici. Il canale è un'ottima risorsa per chi vuole saperne di più sulla giustizia italiana.

Sul sito web di Google My Business, la Corte Suprema di Cassazione ha 1185 recensioni, con una media delle opinioni di 4.7/5. I visitatori e i turisti hanno elogiato la corte per la sua importanza storica e culturale, nonché per il suo ruolo fondamentale nel sistema giudiziario italiano.

Recensioni di Corte Suprema di Cassazione

Roberto Cecchini

5/5

Credo sia una delle massime espressioni dello stile neoclassico che in questo edificio sembra non aver subito contaminazioni delle nuove avanguardie. Un trionfo che costò qualche polemica, anche per la durata dei lavori e i soldi spesi (e il nomignolo di "Palazzaccio" pare derivi anche da questo oltre che dall'avversione per le cause qui svolte e per la giustizia in generale da parte dei romani).
Fu realizzato tra il 1889 e il 1911 dall’architetto Guglielmo Calderini e doveva rappresentare una delle opere monumentali volute per celebrare la grandezza della capitale dopo la proclamazione di Roma come capitale del Regno d’Italia (come accadde anche per il palazzo vicino via Merulana, ad esempio). Il cantiere occupò per lungo tempo l'area antistante ora occupata dal giardino tanto che la statua di Cavour venne inaugurata facendo spazio tra macerie e cabinati degli operai. Importantissimi reperti archeologici vennero recuperati durante la sua realizzazione e oggi è possibile ammirarli nei musei capitolini (Centrale Montemartini per essere precisi) tra i quali la stupenda bambola di avorio snodabile.
Come anche altri palazzi che si affacciano sulla piazza ha una struttura in cemento armato con rivestimento in travertino ma la particolarità è che facciata principale è quella affacciata sul Tevere; qui si può ammirare un portale di accesso in forma di arco trionfale e sopra si trova il gruppo scultoreo della Giustizia, raffigurata seduta tra le figure figure simboliche della Legge e della Forza. Nel complesso la facciata è costituita da un corpo centrale e due laterali ed è abbellita da altre statue colossali, opera di scultori diversi, raffiguranti Cicerone, Papiniano, De Luca e Vico in piedi ai lati dell'ingresso, mentre seduti vi sono Licinio Crasso e Salvo Giuliano. Ai lati dei tre finestroni sovrastanti l'arco centrale vi sono due figure alate rappresentanti la Forza e la Fama che ha come attributi la tromba e la corona. E' stupendo fuori ma è altrettanto bello all'interno anche se - per ovvi motivi - non è una sede visitabile ordinariamente.
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Stefano Siboni

4/5

Vistosa e imponente espressione architettonica dello stile eclettico dell'epoca umbertina, è solitamente definito dai romani "Il palazzaccio". Dal ponte Umberto I che lo collega all'altra sponda del Tevere si gode di una splendida vista sul fiume e sul "cupolone" di S.Pietro.

Romualdo Cordelli

4/5

Chiamato dai romani "il Palazzaccio" questo edificio fu tra i primi costruiti dopo l'unità d'Italia tra la fine dell'800 ed i primi del 900 per essere la sede degli uffici giudiziari.
Costruito interamente in travertino, iniziò presto a presentare problemi di stabilità e di sprofondamento perché edificato su un terreno friabile. Lo stile umbertino e neobarocco inoltre ha aggravato la pesantezza dell'edificio.
La facciata verso il fiume Tevere è sormontata da una quadriga in bronzo realizzata dallo scultore Ettore Ximenes.
Attualmente è sede della Corte Suprema di Cassazione

Michele Soldovieri

5/5

Architetto di nobili e imponenti edifici, il perugino Guglielmo Calderini è passato alla storia dell'architettura italiana per essere stato l'autore del Palazzo di Giustizia, dai romani denominato, con convinta perfidia, il palazzaccio.
Di dimensioni forse eccessive e di imponenza e monumentalita' strabordanti, il palazzo di giustizia con le sue due facciate, la principale in linea con ponte cavour l'altra in piazza Cavour è ormai entrato nell'immaginario collettivo dei romani che ne hanno coniato l'appellativo di palazzaccio per identificare un edificio sgraziato e di pomposa smisuratezza.
La quadriga in bronzo realizzata da Ximenes, posizionata sulla sommità della facciata principale del palazzo, ne ravviva l'austerita' conferendogli quello slancio inibito alla massa di travertino.

Aurora Lorino

5/5

La Corte di cassazione ha la sua sede in Roma nell’imponente edificio romano in piazza dei Tribunali, che si affaccia sul Tevere, al fianco di Castel Sant’Angelo. Dinanzi, il ponte Umberto I, l’ampia ma breve via Zanardelli e quindi piazza Navona. L’ingresso pubblico è alle spalle, nella parte del palazzo che si affaccia su piazza Cavour, cuore del quartiere Prati. Palazzo e quartiere vennero costruiti quando Roma divenne capitale, quindi a partire dagli anni settanta dell’ottocento.

Antonio Fernando Lanciano

5/5

Venire a Roma rappresenta a mio avviso, come andare a visitare un museo a cielo aperto. Roma caput mundi non è solo una citazione latina, ma una realtà indiscutibile!
Ecco il caso del "Palazzaccio" come affettuosamente i romani chiamano l'edificio che ospita la Corte Suprema di Cassazione. Un palazzo davvero monumentale con una facciata di straordinaria munificenza che si affaccia sull'antistante ampia piazza Cavour, lasciando a bocca aperta chi vi transita per la prima volta. Molto bella e altrettanto mastodontica la statua bronzea che governa la piazza, dedicata ovviamente a chi è intitolata. Ubicata al centro dello spiazzale non guarda verso l'ingresso della piazza stessa, com'è solito che sia, ma guarda (caso molto raro) dall'altra parte verso il palazzo e, effettivamente, vista l'importanza (storica ma ancor più istituzionale) di questo edificio, la cosa non mi lascia affatto stupito.

Simone Vinci

5/5

La Corte Suprema di Cassazione, fondata nel 1798 è la massima corte di giustizia in Italia.
La facciata della Corte Suprema di Cassazione a Roma è un esempio di architettura neoclassica, tipico del periodo in cui fu costruito.
La facciata presenta un frontone triangolare sorretto da colonne corinzie, che conferisce un'impressione di grandiosità e classicismo.
L'ingresso principale è sormontato da un frontespizio decorato e da un grande stemma di giustizia.

Edoardo Franco

4/5

Travertino a ricoprir il Palazzo inaugurato il 1889 con la posa della prima pietra e terminato nel 1911.
Imponente edificio affacciato sul lungotevere, ridondante di abbellimenti e decorazioni è detto "Il Palazzaccio" proprio per la sua "forte" presenza scenica, che ai tempi, fu aspramente criticata.
Il Calderini, che lo progettò, non accettò a cuor leggero insulti e provocazioni e, ad onor del vero, l'opera risulta incompleta o perlomeno profondamente diversa dall'originale disegno proposto.
Rimane comunque un colpo d'occhio importante che ruba lo sguardo, il Ponte Umberto I° lo collega e lo impone alla passeggiata e al panorama, quasi incentivando la visita.
Ad oggi sede della Corte di Cassazione (che si spera di non frequentare mai...) ha avuto trascorsi meno nobili, tra i quali luogo delle esecuzioni dei nazisti.
Le visite sono possibili solo guidate e su appuntamento, perlopiù scolastiche e gratuite, per quelle obbligatorie meglio ammirar da fuori.